LA GRANDE RINUNCIA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Affissa all'Albo Pretorio il 18/06/2012
COMUNE DI BADIA POLESINE PROVINCIA DI ROVIGO
Comunicata ai Capigruppo Consiliari Il 18/06/2012
Nr. Protocollo _________
RINUNCIA ASSEGNAZIONE BENE IMMOBILE SITO IN BADIA POLESINE
- FRAZIONE DI SALVATERRA PROVENIENTE DA CONFISCA EX ART. 2
DELLE LEGGE 575/1965 NR. Progr. 23 Data 11/06/2012 Seduta NR. 3
L'anno DUEMILADODICI questo giorno UNDICI del mese di GIUGNO alle ore 12:00 convocata con le prescritte modalità, Solita sala delle Adunanze si è riunita la Giunta Comunale.
Fatto l'appello nominale risultano:
Cognome e Nome Carica Presente
FANTATO GASTONE SINDACO S
STROPPA GIANNI VICESINDACO S
ROSSI GIOVANNI ASSESSORE N
BRUSEMINI CLAUDIO ASSESSORE S
BERTOLASO ANDREA ASSESSORE N
CASAROTTO IDANA ASSESSORE S
TOTALE Presenti 4 TOTALE Assenti 2
ROSSI GIOVANNI; BERTOLASO ANDREA
Assenti Giustificati i signori:
Nessun convocato risulta assente ingiustificato
Assenti Non Giustificati i signori:
Partecipa il SEGRETARIO GENERALE del Comune, DOTT. PEDUTO FRANCESCO.
In qualità di SINDACO, il FANTATO GASTONE assume la presidenza e, constatata la legalità dell'adunanza, dichiara aperta la seduta invitando la Giunta a deliberare sull'oggetto sopra indicato.
Pagina 1
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 23 DEL 11/06/2012
OGGETTO:
RINUNCIA ASSEGNAZIONE BENE IMMOBILE SITO IN BADIA POLESINE -
FRAZIONE DI SALVATERRA PROVENIENTE DA CONFISCA EX ART. 2 DELLE LEGGE 575/1965
LA GIUNTA COMUNALE
Richiamata la deliberazione di Giunta Comunale n. 133 in data 20.10.2004 con la quale, a seguito di
trasferimento disposto dal Tribunale di Verona, sezione penale, conseguente a confisca, ex art. 2 ter della
legge 575/1965, introdotto con legge 646/1982, è stato preso in carico nel quadro del patrimonio disponibile
di questo comune l’immobile sito in via Partigiani al civico 262 – frazione di Salvaterra.
Preso atto dei contenuti della deliberazione citata in merito alla consistenza dei beni presi in carico delibera
che si richiama a parte integrante del presente atto;
Preso atto della proposta formulata dall’Ufficio Territoriale del Governo di cui alla del 24 maggio 2012 rif.
11279 Area 1/2012, tesa a trovare una sinergia fra pubblico e privato che potesse consentire la ristrutturazione dell’immobile confiscato e sottratto alla criminalità organizzata.
Atteso che questa Amministrazione ha valutato ogni possibile soluzione per poter rendere disponibile l’immobile alla collettività, anche per iniziative di carattere imprenditoriale compatibili con la destinazione sociale del bene ma , in questo generale contesto di recessione, le iniziative messe in atto non hanno sortito soluzioni in termini di reperimento di partner privati o associazioni disponibili a farsi carico dell’intero
costo della ristrutturazione.
L’Amministrazione comunale, pur riconoscendo il valore della donazione avvenuta a favore del comune di Badia Polesine con atto dell’Agenzia del Demanio in data 6 aprile 2004 prot. 11199/04 in esecuzione della
confisca ex art. 2 della legge 575/1965 e nella consapevolezza del valore civico che rappresenta quale conseguenza di una costante lotta alla criminalità organizzata svolta da codeste forze antimafia, riconosce la propria impossibilità a promuovere qualsivoglia forma di investimento, pertanto, con assoluta impotenza si vede costretta a rinunciare alla donazione effettuata a favore della collettività badiese.
Acquisito il parere di regolarità tecnica espresso ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs 267/2000
Ad unanimità dei voti espressi nei modi di legge
DELIBERA
1) di rinunciare, per le motivazioni in premessa, al trasferimento immobiliare effettuato a favore di questo Comune disposto in relazione alla confisca intervenuta ex art. 2 ter della legge 575/1965 in relazione all’immobile sito in via dei Partigiani al civico 262 , frazione di Salvaterra, meglio descritto nella deliberazione di G.C. n. 133 del 20.10.2004 di presa in carico che qui si richiama a parte integrante del presente atto.
2) di autorizzare il Responsabile dell’Ufficio Tecnico a procedere agli atti conseguenti la determinazione di rinuncia da parte di questo Comune.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 23 DEL 11/06/2012
IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE
F.to FANTATO GASTONE F.to DOTT. PEDUTO FRANCESCO
Letto, approvato e sottoscritto.
Data 18/06/2012
Attesto che la presente deliberazione verrà pubblicata all'Albo comunale il 18/06/2012 e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi.
F.to MIZZON GIANLUCA
L'ADDETTO ALLA PUBBLICAZIONE
Data: L'ADDETTO ALLA PUBBLICAZIONE
MIZZON GIANLUCA
Attesto che la presente deliberazione è conforme all'originale.
dichiarata immediatamente eseguibile (Art. 134, comma 4°)
sono decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (Art. 134, comma 3°)
Data 29/06/2012
La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il giorno 29/06/2012
L'ADDETTO ALLA PUBBLICAZIONE
F.to MIZZON GIANLUCA


IL COMUNE DI BADIA NON VUOLE IL BENE CONFISCATO


Che fa la nuova Giunta comunale di Badia Polesine, a nemmeno un mese dall’insediamento? La nuova Giunta comunale di Badia Polesine ha preso la sconcertante delibera di rinunciare al bene confiscato, “atteso che questa Amministrazione ha valutato ogni possibile soluzione per poter rendere disponibile l’immobile alla collettività, anche per iniziative di carattere imprenditoriale compatibili con la destinazione sociale del bene ma , in questo generale contesto di recessione, le iniziative messe in atto non hanno sortito soluzioni in termini di reperimento di partner privati o Associazioni disponibili a farsi carico dell’intero costo della ristrutturazione”.La Giunta è costituita da nemmeno un mese, e allora i casi sono due:1 - la Giunta si è dedicata night&day soltanto alla ricerca di partners e associazioni – ma non si è visto nessun avviso pubblico! - e non ne ha trovate.2 - la delibera è stata escogitata per coprirsi le spalle da altre responsabilità, che non ci è dato supporre.Nel primo caso, occorre rovesciare l'affermazione, nel senso che sono state le Associazioni in più riprese ad interpellare l'amministrazione. Ricordiamo solo l’ultimo incontro pubblico tenutosi il 27 maggio - nel quale è stato formalizzato il Presidio Rita Atria – nel corso del qale era stato chiesto alla nuova amministrazione comunale (presente l'Assessore Idana Casarotto) un impegno preciso, confermato per conto di Libera da Davide Pati, responsabile nazionale per i beni confiscati, consegnando all’assessora anche la relazione sulle reali condizioni del bene, in particolare statiche ed impiantistiche, planimetrie, foto, classificazione catastale, spese e costi di manutenzione (che avrebbe dovuto il Comune stesso mettere a disposizione). Nel secondo caso: cosa si vuole nasconde dietro quella delibera? quali segrete trame sono state intrecciate?  La normativa ed il protocollo sulla destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata prevedono cheIl Comune si impegni a dare priorità al riutilizzo dei beni per finalità istituzionali e sociali. Solo se questa finalitànon è percorribile, i beni non assegnati possono essere utilizzati per finalità di lucro (locazione) e i relativiproventi devono essere reimpiegati esclusivamente per finalità sociali.Il Comune agevola, mediante l’ottimizzazione del processo burocratico, lo svolgimento del procedimento diassegnazione e consegna del bene confiscato. I beni confiscati del Comune sono assegnati tramite apposito avviso pubblico; la presentazione dell’avviso pubblico è pubblicizzata anche mediante i canali di pubblicizzazione più consoni alle realtà associative (es. sito del Comune e social network) al momento del bando. Il Comune si impegna a fornire nel bando le seguenti informazioni sui beni confiscati: reali condizioni del bene, in particolare statiche ed impiantistiche
planimetrie, foto, classificazione catastale, spese e costi di manutenzione;
Eventuali manutenzioni straordinarie previste e già deliberate nel programma di manutenzione da parte
dell’Amministratore dello stabile in cui il bene è sito; Costo annuo degli oneri riflessi (condominio ed eventuali sottoservizi obbligatori);
Quando sarebbero stati fatti questi passaggi?Riteniamo che si debba  intervenire con urgenza per individuare un'alternativa forte, determinata e tempestiva, che potrà trovare incisività se attuata nella consapevolezza collettiva.Per questo Libera ha chiesto al Prefetto, per il ruolo di tutore della legalità e dell'ordine e della sicurezza pubblica nonché di coordinamento e d'impulso che è suo compito svolgere sul territorio, al fine di concordare le modalità più opportune per addivenire ad un Tavolo di Lavoro con l'obiettivo di elaborare un protocollo con più attori: Sindaco di Badia Polesine, Provincia di Rovigo, Regione Veneto, CCIAA, Confcooperative, Legacoop, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione agricoltori ed altri soggetti.

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